venerdì 13 aprile 2012

Verbal - Verbal (Recensione)

Verba albumIl territorio lombardo, di nuovo, si rivela terra fertile per la musica strumentale di generazione post-rock. Cosi come per i Three Steps To The Ocean, nonostante il tono molto meno sommesso e più rabbioso, i Verbal trovano subito l'appoggio dei posti giusti per suonare e presnetarsi tanto da diventare dei personaggi importanti in scarsi due anni di musica suonata.
Dalla loro hanno la capacità di suonare e di saper cavalcare "la nota" come solo con la musica non parlata si può fare.
Per chi ancora non li conoscesse sono 5, sono di Bergamo e hanno già nel loro curriculum aperture ai concerti dei Verdena (una arrivata casualmente, l'altra decisamente voluta dalla band direttamente) e concerti a Neverland, tanto che è assurdo sapere che la loro band nasce per caso da una jam session notturna. Il loro cd omonimo è stato presentato il 6 aprile al Bloom di Mezzago (MB) e si compone di sei tracce pensate, in realtà, per essere una unica track, tanto da essere stato registrato tutto d'un fiato con i microfoni panoramici permettendo, come la buona musica vuole, ad ogni amante del genere di avere le sue personalissime sensazioni calandosi in trenta minuti di musica senza volontà precisa che non sia quella di essere piacevole, sognante e soprattutto quella di divertire loro che suonano. A tratti infrangono le regole "matematiche" dello stile strumentale andando a rendere viscerali alcune note, caricandole di impatto emotivo, per il solo gusto di farlo.

Introspettiva, quindi, a tratti aggressiva e malinconica è musica per chi, come me, ama il "non aver bisogno di parole" per esprimere emozioni.

Voto: ◆◆◆
Label: Neverlab

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